Occhi negli occhi, con una Gru

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GruAvete mai provato a guardare negli occhi una Gru? A incrociarne lo sguardo, occhi negli occhi, e non sapere cosa fare?

Mi è successo qualche giorno fa al Centro di recupero della fauna selvatica di San Canzian d’Isonzo in Friuli, a una manciata di chilometri dal mare.

L’avevo intravista mentre stavo entrando, ma non capivo chi o cosa si stesse muovendo nel cortile con quelle lunghe gambe, il collo infinito, il piumaggio grigio chiaro.

Poi ci siamo viste.

E lei, per nulla impaurita, mi è venuta incontro. Si è fermata a mezzo metro da me e ha cominciato a fissare curiosa il cellulare che avevo in mano. Ha provato ad assaggiarlo un paio di volte. E intanto mi fissava negli occhi, curiosa e baldanzosa.

Mi sono allontanata per troppa emozione. E lei, ha proseguito nella passeggiata a piedi.

Lei è una Gru antigone che vive al Centro. E’ nata in cattività e non ha alcuna intenzione né di volare né di lasciare quella che riconosce come la sua casa. Gli hanno procurato anche un maschio (altissimo….quasi un metro e 70), ma lei lo detesta. E nonostante le ripetute danze dell’amore in cui lui si prodiga, lei lo ignora altezzosa.

Preferisce Damiano Baradel, il responsabile del Centro, il padre di tutti gli animali che qui passano e vanno o (alcuni) restano per sempre (quasi 2000 selvatici nel 2013 più 200 cagnolini provenienti da sequestri).

Appena lo vede, gli gira attorno e improvvisa, saltellando e scuotendo le grandi ali, una splendida danza di seduzione. Lui l’accarezza sulle piume e lei…si scioglie d’amore.

Lei, la mia Gru
Lei, la mia Gru

La Gru antigone, forse la più alta delle Gru, vive soprattutto in India, nel Sud-Est Asiatico e nell’Australia settentrionale. In genere, è stanziale in India, dove occupa praterie secche ed umide, coltivazioni agricole, paludi e pozze d’acqua, mentre nel Sud-Est Asiatico e in Australia ha abitudini migratorie.

Quanto all’Europa e al nostro paese, è molto improbabile incontrarla. E’ nella Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione per via del diffuso deterioramento delle zone umide in cui ha bisogno di vivere.

 

Un commento Aggiungi il tuo

  1. marilenaluna ha detto:

    Deve essere davvero un’emozione forte guardare negli occhi questo splendido animale. E con l’occasione mi chiedo: questa oasi è aperta al pubblico? Mi piacerebbe visitarla e avere la fortuna di incontrare la gru.

    "Mi piace"

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