Il Vesuvio, gli incendi e i gatti in fiamme

Lo scrive questa mattina il Mattino di Napoli, mentre il fuoco continua a infiammare il Vesuvio e il suo Parco. E ne ha parlato il giornalista Paolo Barbuto su RaiRadio3 a Tutta la città ne parla.

Per estendere i roghi probabilmente sono stati usati dei gatti. Gatti che sono stati ricoperti di benzina e ai quali poi è stato dato fuoco. Gatti che nella disperata fuga verso un’impossibile salvezza, hanno portato con sé il fuoco contribuendo a estendere gli incendi.

Quelle povere creature sono la testimonianza che nulla succede per caso in quegli incendi. Tutti, e gli inquirenti bene lo sanno, sono incendi dolosi. Per ragioni legate quasi sempre alla necessità di “consumare” il suolo. Distruggere i boschi, e i suoi abitanti, per rendere edificabili quelle aree o per creare nuovi spazi per il pascolo del bestiame.

I numeri parlano chiaro: s0lo in Sicilia, tra il 15 giugno e il 1° luglio si sono registrati 1.450 focolai che hanno distrutto 2.300 ettari di boschi e 13mila ettari di terreni e sterpaglie. Lo scorso anno, nonostante il grande incendio di Cefalù, nello stesso arco di tempo i focolai erano stati 1.287.

Il fuoco è la punta dell’iceberg dei crimini commessi ogni anno contro l’ambiente in cui noi e gli altri animali viviamo. In Sicilia, nel 2016, sono stati commessi più di otto reati al giorno contro l’ambiente, compresi domeniche e festivi. I dati dell’ultimo dossier di Legambiente confermano l’Isola seconda solo alla Campania nella classifica delle regioni ostaggio delle ecomafie, con 3.084 crimini accertati.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. paulinawar ha detto:

    Mi dispiace solo per quelle povere creature, vittime della cattiveria “umana”, per il resto ci stiamo distruggendo con le nostre mani e spero che molto presto pagheremo per tutto, e capiremo così che non ci salveranno nè i soldi nè il potere.
    Magari l’uomo imparerà qualcosa.. e la natura tornerà a riprendersi tutto ciò che le abbiamo rubato

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  2. marilenameo ha detto:

    Leggo in ritardassimo questo post ma, purtroppo, sapevo già la notizia e allora penso che al peggio non c’è mai fine complici le nostre leggi farraginose e la giustizia troppo “buonista” verso questi esseri che di umano nulla hanno.

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