κυριακος, nel nome di San Francesco

L’estate che è appena finita ha portato l’isola di Santorini in tutto in mondo. Non tanto per le sue indiscusse bellezze o per l’afflusso insostenibile dei turisti.

Quanto per lo sfruttamento dei suoi asini. Uno sfruttamento brutale, alla luce del sole. Anzi, sotto il sole d’agosto.

Perché gli asini di Santorini devono trasportare migliaia di turisti dalle navi da crociera fino alla città di Fira, salendo centinaia di scalini sotto il caldo sole greco dei mesi estivi e per innumerevoli ore al giorno.

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Gli asini di Santorini vivono una vita lontana dal paradiso.

“I loro legamenti possono allungarsi nel tempo fino al punto di essere paralizzati e la loro schiena viene gradualmente compressa sotto il peso della sella e del turista. Sono animali resilienti ma a un certo punto, cadono a terra. Morti.”

Così ha spiegato Tim Wass, direttore del Safe Haven for Donkeys in un’intervista con l’inglese Daily Mail all’inizio di quest’anno.

Ma la Grecia non è un paradiso non solo per gli asini.

I cani randagi abitano in migliaia non solo di Atene, ma la maggior parte delle città e dei paesi greci. Sono quasi sempre buoni questi poveri cani. Ma il rischio che diventino pericolosi, lasciati a se stessi, affamati e talvolta rabbiosi, è reale.

Ha un anno la storia di Celia Hollingworth, una turista britannica che nel settembre 2017 è stata attaccata da un gruppo di cani randagi nel nord della Grecia. Era andata a fare una passeggiata. La donna è stata trovata morta due giorni dopo l’attacco.

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Secondo le associazioni animaliste, oltre un milione di cani e gatti randagi vivono nelle strade greche. Soli.

I cani sono spesso nutriti da ristoranti, negozi, hotel, qualche volta anche condomini. I gatti sono lasciati al loro destino e sono sempre alla ricerca di cibo nei cassonetti.

La crisi finanziaria che ha devastato la Grecia per quasi un decennio ha peggiorato la situazione. E l’emergenza non è finita.

Sono moltissime le famiglie greche che ancora oggi abbandonano i loro animali domestici per le strade perché non possono permettersi di mantenerli.

Questo, combinato con la mancanza di finanziamenti da parte delle autorità, ha fatto sì che in ogni angolo di questo meraviglioso paese ci siano  migliaia di animali non sterilizzati. Ciò significa un aumento continuo di cani e gatti randagi.

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Eppoi ci sono cavalli e asini sfruttati fino all’ultimo e poi abbandonati al loro destino.

La Società Ellenica per il benessere equino è una delle associazioni che si occupa di loro. Si trova a Markopoulo, a un’oretta da Atene.

E’ stata fondata nel 2007 dopo una denuncia che 64 cavalli vivevano in condizioni spaventose in una fattoria di Aspropyrgos. La maggior parte di questi animali era destinata ai macelli italiani. Già. Dalla Grecia alle nostre tavole.

download (2)Tutti quei cavalli vennero sequestrati e mantenuti per un anno nella fattoria dell’associazione a Koropi, sempre in Attica.

Dopo diversi procedimenti giudiziari, il proprietario, che era anche un commerciante di cavalli, fu condannato a otto mesi di prigione, ma gli animali gli furono di nuovo assegnati. Erano suoi beni.

Dopo Aspropyrgos, il porto di Patrasso. Un altro sequestro, questa volta di 24  equini, anch’essi destinati al macello in Italia,e  trovati in condizioni terribili di trasporto: letteralmente gettati in un camion che li avrebbe trasportati per più di due giorni lasciandoli senza cibo e acqua. Molti di loro erano malati.

Fino a oggi questa associazione che per anima ha il lavoro volontario di poche donne, ha registrato oltre 200 cavalli passati attraverso le loro strutture.

In questi anni sono stati fatti oltre 50 affidamenti di cavalli e asini.

E negli ultimi due l’associazione ha fornito rifugio e confiscato più di 25 cavalli e avviato oltre 65 denunce di abusi o negligenze equine.

5-1L’associazione dipende interamente dal sostegno finanziario dei suoi membri, dalla loro registrazione e sottoscrizione, nonché dalle adozioni, sponsorizzazioni e donazioni da parte di amici.

Si può cominciare anche con poco: 70 euro all’anno per essere sponsor.

Oggi è la Giornata mondiale degli animali. La Giornata di San Francesco. Una giornata per  “aumentare la consapevolezza e l’educazione per creare un mondo in cui gli animali siano sempre riconosciuti come esseri senzienti”.

La Grecia ha urgente necessità di rivedere alcune delle sue priorità in materia di animali e i loro diritti.

Anche noi possiamo aiutarli.

Lo faccio anch’io. Ho adottato Kυριακος, un asino di 13-15 anni che ha trascorso la sua vita legato a una corta catena e cibandosi di avanzi di qualsiasi tipo. Non di fieno. Di lui parlerò fra qualche giorno.

 

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