Ogni tanto, quando voglio tirarmi su di morale, vado a curiosare nel sito dell’associazione The Gentle Barn che, negli Stati Uniti, salva galline, mucche, vitelli, tacchini, cavalli da destini di morte e crudeltà.

La storia di Patrick mi ha molto colpito.

Patrick era un cavallo di maneggio, un cavallo da scuola che per 30 anni ha portato generosamente sulla sua groppa decine e decine di bambini. E lo ha fatto con attenzione, sicurezza, bontà. Insomma, era un cavallo fidato per i piccoli.

Ma quando la sua schiena, per ragioni di affaticamento e di vecchiaia, non è più riuscita a portare in sella le persone, i suoi proprietari lo hanno abbandonato. Come una cosa che non serve più.

La prima  fortuna ha voluto che Patrick sulla sua strada, mentre ormai era moribondo, magro, zoppo e depresso, abbia incrociato una sorta di vigile ambientale che l’ha recuperato. Ma era così malridotto che per lui era già stata programmata l’eutanasia.

La seconda fortuna che ha incontrato i volontari di Gentle Barn che erano andati nel ricovero dove stava passando le sue ultime ore Patrick, per recuperare un altro cavallo abbandonato, Andrew.

“Ma quando abbiamo visto Patrick”, spiegano i volontari, “non ce la siamo sentita di abbandonarlo al suo destino. L’abbiamo preso con noi e lo stiamo curando”.

Patrick in questi giorni sta meglio. Sta già mettendo su peso e, grazie alle terapie chiropratiche, si sente più forte e meno dolorante. I suoi occhi già splendono e sembrano ringraziare in ogni sguardo. La sua vita, d’ora in avanti, sarà la migliore del mondo. ,