L’emozione della migrazione

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Milioni di uccelli migratori stanno viaggiando in queste settimane verso Sud, in direzione delle aree dove passeranno l’inverno e da dove ripartiranno la prossima primavera per tornare in Europa.

Lo scorso fine settimana, purtroppo in molti luoghi sotto la pioggia, siamo usciti in tanti, nonostante la pioggia, per poterli guardare.

Ornitologie e appassionati in Valle Vecchia a Caorle
Ornitologie e appassionati in Valle Vecchia a Caorle

L’occasione è stata l’Eurobirdwatch, un evento che ha coinvolto moltissimi Paesi europei e ovviamente anche la LIPU che ha scelto oltre 40 zone di alto valore naturalistico in cui studiosi e appassionati hanno potuto osservare e riconoscere l’avifauna.

logo_lipuMentre la LIPU  veneziana ha dedicato alla riserva di Ca’ Roman due giorni ricchi di appuntamenti, ornitologi e volontari delle sezioni Lipu del Veneto hanno condotto il censimento degli uccelli  a Valle Vecchia e in aree vicine.

Nonostante la pioggia e il maltempo che hanno ridotto la visibilità e gli spostamenti degli uccelli, solo entro l’area gestita da Veneto Agricoltura, riconosciuta come Sito d’Importanza Comunitaria, Zona di Protezione Speciale e area umida d’interesse internazionale, sono state censite in tutto 54 specie d’uccelli per un totale di 1355 individui.

Tra queste moltissime anatre come canapiglie, mestoloni, germani reali, fischioni e moriglioni, tra i limicoli beccaccino, porciglione, voltolino, piro-piro boschereccio, e poi sterna maggiore, beccapesci, usignolo di fiume e bigiarella, averla maggiore, tarabuso, falco di palude, gheppio e una quarantina di rondini in migrazione.

“Valle Vecchia è  un luogo di elevatissimo valore naturalistico”, mi spiega Carlotta Fassina, studiosa padovana che coordina la Lipu del Veneto, “e che deve essere preservato dalle continue e sempre più pressanti ambizioni edificatorie che vorrebbero trasformarla nell’ennesima meta senza onore del turismo di massa. Non sarà quella forma di mercificazione e svilimento del territorio che il PATI di Caorle vorrebbe far passare per ricchezza, attraverso la realizzazione, tra le altre cose, del megavillaggio turistico della Brussa a valorizzare e salvaguardare quello che è un patrimonio unico dell’intera regione, bensì solo l’impegno per un turismo ricercato, non aggressivo ed ecosostenibile”.

Un commento Aggiungi il tuo

  1. marilenaluna ha detto:

    Ma non siamo mai sazi di cemento? Non possiamo ogni tanto goderci la bellezza di un volo d’uccelli, di un tramonto, di una spiaggia senza che ci venga in mente di spianare, costruire, modificare?

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