#Grecia / La rabbia, il dolore e la bellezza

Ogni mattina, adesso che Vanda sta meglio e deve riprendere un po’ di muscolo al posteriore operato, insieme facciamo una passeggiata di buon passo lungo la spiaggia. Un percorso pedonale che costeggia il mare e che dalla penisola di Kavouri porta al paese di Voula.

Ogni mattina incontriamo tanti cani con relativo umano. Molti liberi  e molti al guinzaglio. Quasi tutti tranquilli e ben disposti verso il loro prossimo di specie.

La nostra passeggiata
La nostra passeggiata

Questa mattina abbiamo fatto un incontro che ci, anzi, mi ha lasciato molto amarezza.

L’avevo già vista quella signora un po’ imbronciata con due yorkshire al guinzaglio. Ma Vanda non era mai con me. Provavo a salutarla con un timido “kalimera“, ma quasi mai avevo ricevuto risposta.

Oggi, non appena ha avvistato i cagnolini, Vanda con il suo trotto tranquillo e per nulla minaccioso, è andata a salutarli.

La reazione della loro umana mi ha travolto. Ha iniziato a inveire in greco per poi passare all’inglese. Ha minacciato di chiamare la polizia perché Vanda, che nel frattempo se ne era già andata lontano, non era al guinzaglio. E visto che io stavo zitta e la guardavo sgomenta, ha cominciato a maledirmi. In inglese. Invitandomi a tornare nel mio Paese.

Vanda aveva capito subito che vento tirava :-)
Vanda aveva capito subito che vento tirava 🙂

Sono andata oltre, ma non ho potuto fare a meno di chiedermi come si può, davanti a tanta bellezza – il mare, le ginestre in fiore, la brezza tiepida di una mattina di primavera – scaricare sul mondo tanta rabbia.

Forse porta sulle spalle un lutto o un abbandono quella signora. E non riesce ad andare oltre. Non riesce a respirare la vita. Esplode di una rabbia che le si riversa addosso nello stesso istante.

In un altro momento della mia vita forse avrei accettato quella reazione velenosa, me la sarei caricata sulle spalle e mi sarei fermata cercando di spiegare, raccontare, fare breccia in quel cuore così dolente, in quell’anima che non riesce a trovare pace.

Ora invece so che nulla si può fare con coloro che covano la propria rabbia (e il proprio dolore) come un dono prezioso che cresce con arroganza aliena.

Parliamo lingue diverse. Abbiamo anime diverse. Ognuno vada allora per la propria strada.

Come già Vanda stava facendo.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. lepastelbleu ha detto:

    ho avuto due boxer, l’ultimo, Liam, è diventato anche il mio logo e protagonista di molte mie storie e disegni. Vanda è bellissima e mi commuove molto vederla in queste splendide foto. Lasciamo stare gli umani, sono sempre qualche spanna sotto alla comprensione profonda delle cose…ora vivo con Coniglio-Oklahoma, una specie di mini boxer dalle orecchie lunghe…buon tutto a voi due, con complicità boxerista…Margot

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    1. macri13 ha detto:

      scusa Margot, ho visto solo ora il tuo messaggio. Complicità boxerista…ovunque nel mondo! Posso vedere Liam? Nei tuoi disegni. Grazie. Un abbraccio. Macri

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