Non solo turisti. Ogni giorno. Sotto il sole e arrampicandosi verso la Chora.
La vita degli asini di Santorini è un inferno, sempre.
Un video pubblicato un paio di settimane fa sui social media mostra un asino che sta facendo una fatica terribile per trasportare pesanti sacchi di immondizia sull’isola.
Il video è diventato virale e ha scatenato l’indignazione di mezza Grecia per la crudeltà cui sono sottoposti alcuni asini e muli sull’isola.
Il sindaco di Santorini, Giorgos Zouzos, ha detto alla TV greca ERT che l’asino in questo video è un’eccezione aggiungendo che il Comune ha già richiesto ufficicialmente al proprietario “se l’animale era sovraccarico o semplicemente incapace di trasportare la spazzatura nell’area specifica, e anche se fosse un vecchio asino. ”
Ma come succede in tutte le isole greche e nei villaggi, asini e muli vengono utilizzati dai locali per trasportare non solo rifiuti, ma anche oggetti pesanti come mobili e attrezzature.
Ogni giorno, gli asini di Santorini salgono e scendono, quattro, cinque volta al giorno, lungo i 520 gradini larghi e acciottolati lungo il sentiero che porta alla Chora e alle sue iconiche case bianche con i tetti a cupola blu. Otto, dieci ore di lavoro al giorno.
Spesso sotto il sole. I più fortunati all’ombra delle “vele” fornite dal Donkey Sanctuary.
“Stanno in piedi alla luce diretta del sole”, ha detto al Daily Mail Tim Wass, direttore del Safe Haven for Donkeys, in Israele, che appena guidato una missione di accertamento a Santorini: “Gli asini soffrono di danni muscolari, scheletrici e legamentosi per il peso che portano e per il numero di passi che salgono. Sono animali resilienti e continuano ad andare avanti. Fino al giorno in cadono. Morti”.
A Santorini sbarcano due milioni di turisti all’anno. Moltissimi ci arrivano con le navi da crociera. Dal porto, piuttosto che arrampicarsi lungo la salita perigliosa e faticosa, salgono in groppa a un asino (a 6 euro) per poter raggiungere una piccola funivia che li porterà alla Chora.
Gli sforzi del Donkey Sanctuary e dei gruppi locali per il benessere degli animali (come il Sawa) hanno ottenuto alcuni miglioramenti ma, nonostante la crescente pressione – compresi i commenti su TripAdvisor piuttosto pesanti e una petizione online – la triste “tradizione” continua.
BASTA CON LO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI ABOLIRE QUESTO SFRUTTAMENTO È UNA VERGOGNA…SONO APPENA TORNATA DA SANTORINI ED È STATA LA COSA PEGGIORE CHE HO VISTO BASTA CON LO SFRUTTAMENTO SUGLI ANIMALI, GLI ESSERI UMANI SONO LA PEGGIOR RAZZA AL MONDO…
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