Costanza, nel sud della Romania, non è solamente la grande città che ha dato i natali a Simona Halep, N° 1 del tennis mondiale, ma è anche il teatro da molti anni di gravi abusi ai danni dei cani randagi. Da sempre, purtroppo.
Per questo Sara Turetta, presidente dell’associazione italiana Save the Dogs (dal 2002 in prima linea per salvare i randagi della Romania) ha scritto un’accorata lettera aperta alla famosa tennista, invitandola a farsi portavoce dei diritti degli animali del suo Paese e a prendere posizione contro la gestione della ditta “Green Life Recycling”, del cui canile sono state diffuse foto shoccanti.
Sono stata in Romania qualche anno fa a seguire Sara nel suo lavoro. Ho visto i cani abbandonati. Branchi di randagi affamati che girano per le strade. Cani impiccati ai piloni della luce. Cani bastonati. Cani rinchiusi dalle istituzioni comunali – in particolare quella di Costanza – in lager in cui soffrono il freddo, la fame, la sete prima di venire uccisi.
E’ da 16 anni che Sara offre il suo aiuto per questi cani. Che va in giro per il paese con campagne di sterilizzazione. Che entra nelle scuole per educare i bambini a rispettare gli animali. Che mette in piedi un rifugio modello – Fooptprints of Joy – per gatti, cani, cavalli e asini. Che dà lavoro a decine di rumeni. Che ha appena aperto una clinica all’avanguardia per gli animali rumeni.
Ecco l’accorato appello di Sara alla campionessa di Costanza.
“Cara Simona,
ti scrivo queste righe dalla Romania, dove l’associazione che rappresento lavora da 16 anni per tutelare i diritti degli animali abbandonati.
Oggi sei l’indiscussa N° 1 del tennis femminile e il tuo talento è sotto gli occhi di tutti. Sei l’orgoglio del tuo paese, e i giovani guardano a te come un esempio e un motivo di ispirazione. Ma oggi, Simona, hai tra le mani un’altra grande opportunità: diventare la N° 1 dei diritti degli animali della tua città, Costanza, e usare la tua influenza per cambiare in meglio le cose.
Forse non lo sai, ma la località dove sei nata è tristemente famosa per essere una di quelle che ha gestito nel modo più disumano e crudele i cani randagi catturati.
Per molto tempo la famigerata “Biobaza” ha macinato morti, tenendo gli animali in attesa di morire in fatiscenti porcilaie.
Le nostre denunce e la mobilitazione di tanti cittadini romeni sensibili hanno portato alla chiusura di questo posto, ma un altro – molto simile – è stato aperto ad Ovidiu, proprio nella periferia di Costanza. Le immagini di questo posto sono visibili a tutto il mondo e mostrano animali agonizzanti e moribondi, sdraiati tra le feci.
Dal Comune di Costanza la “Green Life Recycling” riceve somme importanti per catturare e uccidere i cani abbandonati, ma di quei soldi non vi è traccia nelle foto che si vedono.
In questo girone infernale arrivano migliaia di cani da tutta la provincia, inclusa Cernavoda, dove ha sede la nostra associazione.
Si preferisce infatti spendere fondi pubblici per applicare solo metà della legge per la gestione del randagismo, e cioè l’eliminazione degli animali, mentre si continuano ad ignorare l’obbligo alla sterilizzazione e il divieto di abbandonare.
Ora io ti chiedo di prendere posizione contro tutto ciò e di invitare pubblicamente il sindaco di Costanza e tutti i sindaci della provincia a chiudere i contratti con chiunque detenga i cani in attesa di morire in quelle condizioni disumane.
Dì alle amministrazioni che devono lavorare per la prevenzione, e non solo gestire “la punta dell’iceberg”, facendo pagare agli animali tutto il prezzo di comportamenti incivili.
Se proprio i sindaci vogliono continuare a sopprimere, noi purtroppo non possiamo impedirglielo, ma possiamo pretendere che lo facciano nel pieno rispetto della legge rumena, che indica chiaramente le condizioni minime per gestire questi canili.
Spero accoglierai il nostro appello e che da oggi diventerai la campionessa dei diritti animali del tuo paese.
Con stima,
Sara Turetta
Presidente di Save the Dogs and other Animals”