L’aliena signora del lago di Garda

Questa è una storia che dovrebbe invitarci a fare (anzi non fare) una sola cosa: non acquistare animali esotici.

E se proprio non possiamo farne a meno, informiamoci prima sulle loro esigenze e soprattutto non abbandoniamoli quando non riusciamo più a gestirli.

Cosa che succede più spesso in questi giorni di abbandoni estivi.

Così succede che nelle placide acque del lago di Garda venga trovata una buffa tartaruga dal guscio molle. originaria di Cina e Vietnam e per la quale, purtroppo, la vendita in Italia non è vietata.

La signora, una Pelodiscus Sinensis,  è stata “fermata” mentre si mangiava gli anatroccoli di un Germano reale ed è stata affidata al Parco Natura Viva di Bussolengo, nel veronese, dove ora è in quarantena.

La tartaruga al Parco Natura Viva
La tartaruga al Parco Natura Viva

Secondo gli ultimi dati dell’Ispra sono 3334 le specie aliene presenti in Italia e di queste, oltre 400 sono considerate invasive (circa il 13% del totale).

Dal 2010 ad oggi, il tasso di introduzione di specie aliene invasive è stato pari a 13,1 specie all’anno. Entro il 2020, si stima che le nuove specie aliene invasive introdotte dall’uomo saranno 131 contro le 111 nuove specie introdotte nel primo decennio degli anni 2000.

Per arginare questa invasione, che spesso si traduce anche con un grave danno alla biodiversità ambientale  (purtroppo questi animali hanno contribuito in modo determinate al 54% delle estinzioni delle specie animali conosciute, tramite predazione su specie locali  o competizione per le stesse risorse) lo scorso febbraio è entrato in vigore il decreto che recepisce anche in Italia il Regolamento europeo per prevenire e gestire l’introduzione delle specie esotiche considerate particolarmente invasive dall’Unione Europea.  Una misura necessaria visto che in Europa si contano ben 12mila specie aliene con un incremento vertiginoso negli ultimi 30 anni: più 96%.

Anche l'Ibis Sacro è considerato una specie aliena pericolosa per la biodiversità

L’Europa ha così stilato l’elenco delle 49 specie invasive più pericolose e considerate “di importanza unionale” e per le quali sono strettamente vietati l’introduzione e il transito nel territorio nazionale; la detenzione, l’allevamento e la coltivazione (nell’elenco ci sono anche piante); il trasporto, la vendita, il commercio e l’utilizzo, ma anche la cessione a titolo gratuito o lo scambio; così come la riproduzione e il rilascio nell’ambiente.

33 delle 49 specie pericolose a livello europeo sono presenti in Italia.

Tra queste vi sono  il calabrone asiatico (Vespa velutina nigrithorax),  il gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) , la testuggine palustre americana (Trachemys scripta), pesci come la pseudorasbora (Pseudorasbora parva),  la rana toro (Lithobates catesbeianus), perfino il bellissimo ibis sacro (Threskiornis aethiopicus) e ovviamente la nutria (Myocastor coypus).

Manca la tartaruga dal guscio molle. Che nel frattempo se la spassa al lago.

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