25mila tonnellate ogni anno ne vengono prodotte. Di queste oltre il 70% in Francia. 44milioni sono gli animali utilizzati in Francia: oltre il 98% sono anatre, il resto oche. L’Italia non è fra i maggiori consumatorio al mondo ma nel 2014 ne ha importate 33 tonnellate.
Il foie gras, letteralmente fegato grasso, è considerato un cibo di lusso e le vendite aumentano proprio sotto Natale. E’ un cibo che nasconde atroci pratiche: per produrlo milioni di animali sono sottoposti al gavage, ovvero l’alimentazione forzata, una pratica condannata anche dall’UE.
Entrare in un allevamento, come hanno fatto i volontari di Essere Animali e Promoviendo el Veganismo significa vedere povere creature vomitare, cercare disperatamente di sottrarsi al ‘gavage’ e rischiare di morire affogate per il troppo cibo ingerito.
Significa vedere quel tubo metallico inserito direttamente nello stomaco che causa ferite alla gola e all’esofago degli animali, che in breve tempo si ammalano.
Significa vedere quelle gabbie individuali, illegali nell’UE, in cui le anatre sono costrette all’immobilità e non possono nemmeno aprire le ali.
Significa sapere che dopo 15 giorni di alimentazione forzata anatre e oche sono stordite in acqua elettrificata, il loro becco spezzato e la carotide lacerata. Alcune anatre sembravano pienamente coscienti mentre muoiono dissanguate.
Il fegato, 10 volte più grande e pesante del normale, è ora pronto per diventare foie gras.
Sono sempre di più in Italia i colossi della grandi distribuzione che, sulla spinta di associazioni e consumatori, scelgono di non vendere più foie gras.
Dal 2018 le insegne del gruppo Selex, tra cui Famila, A&O e C+C per un totale di 2500 supermercati, non avranno più in vendita il fegato ottenuto con l’alimentazione forzata di anatre e oche, verso cui ‘Essere Animali’ ha lanciato la campagna #Viadagliscaffali, chiedendo alla grande distribuzione di cessare le vendite.
La campagna che sta ottenendo ottimi risultati: Selex infatti si aggiunge a PAM/Panorma, Eataly, Consorzio Nazione CONAD ed Esselunga. Anche Coop già da diversi anni ha scelto di bandire il prodotto dai propri supermercati.
La campagna #ViaDagliScaffali è stata lanciata dopo l’indagine delle due associazioni che hanno filmato, in Francia, tutte le fasi di produzione del foie gras.
Non è sono una questione di coscienza di noi consumatori. Anche la scienza, da tempo, si schiera contro il foie gras. Un rapporto del Comitato Scientifico Veterinario Europeo definisce infatti l’alimentazione forzata ‘nociva per il benessere animale’, e ammette che gli animali sottoposti a gavage hanno un tasso di mortalità anche 20 volte superiore a quelli allevati senza ingozzamento.